Torre Truglia a Sperlonga: scopri la fantastica storia del simbolo di Sperlonga

Se hai cercato su Internet delle foto di Sperlonga sono sicurissimo che il 90% delle fotografie che ti appariranno saranno su questa particolare struttura.

Torre Truglia Sperlonga

Meravigliosa, vero?

Sta imponente sul promontorio come un’antica statua leggendaria.

Non c’è voluto molto prima che diventasse il simbolo della città di Sperlonga.

Sai come si chiama?

Torre Truglia.

Adesso ti racconterò tutto ciò che devi sapere su questo bellissimo edificio che ha attraversato secoli di storia.

Perché si chiama Torre Truglia

C’è un motivo ben preciso per cui il nome di questa torre è “Truglia”.

Devi sapere che in passato tutto il litorale era stracolmo di torri come queste ed il loro nome derivava dalla zona in cui erano state costruite (come Torre Capovento).

Ma non Torre Truglia Sperlonga.

Qui la storia è diversa.

Che significa?

Ora ti racconto tutto.

Il termine “Truglia” deriva dal latino “Trullus”.

I caratteristici Trulli in Puglia c’entrano qualcosa?

No, sono due cose completamente diverse.

La parola “Trullus” veniva utilizzato in antichità dagli autori quando parlavano di strutture rotonde oppure erano dotate di una cupola di forma circolare.

E questo termine cosa c’entra con Torre Truglia?

È tutto merito di un monaco latino chiamato Paolo Diacono.

Nel 700, nel tentativo di descrivere questo edificio non c’era un nome specifico.

Così ha usato un termine già esistente.

E per moltissimi anni tutti hanno parlato di Torre Truglia chiamandola “Trullus”.

Poi passano i secoli ed il linguaggio si evolve.

Così da “Trullo” siamo passati a “Truglio”.

Com’è avvenuta questa trasformazione?

Bada bene che questo termine non è stato utilizzato soltanto per questa struttura ma anche per altri edifici (come ad esempio la villa di Tiberio a Capri).

Ma se sei alla ricerca di un motivo preciso che ha portato alla modifica del termine utilizzato, devi sapere che è tutto merito della successiva influenza dei Borboni.

Sai il perché questa torre si chiama “Truglia” e non “Truglio” come tanti altri edifici?

Merito del suo aspetto che ricorda molto una torre militare.

E poi anche perché il termine “Truglia” ricorda molto la parola “Torre”.

Qual è la storia di Torre Truglia

Cominciamo dall’inizio.

Trattandosi di una torre, potresti pensare che sia stata realizzata in epoca medievale.

Ma non è così.

La storia del monumento di Sperlonga Torre Truglia comincia ai tempi dell’impero romano.

È così antica?

Proprio così.

E lo hanno testimoniato dei recenti studi effettuati sulla struttura e sulle sue fondamenta, i quali hanno evidenziato che sotto la moderna struttura che vedi oggi, è presente un’antica costruzione di epoca romana.

Alcuni resti di questa antica struttura si vedono ancora oggi sul lato destro del promontorio su cui è stata costruita Torre Truglia.

La parte inferiore dell’edificio originale romano è di base circolare e sicuramente si trovava in una posizione più indietreggiata rispetto a dove si trova attualmente la torre.

Poi gli archeologi, nel corso delle loro indagini, hanno scoperto che ci sono state due principali fasi di costruzione.

Quali sono?

  1. La prima è avvenuta contemporaneamente alla costruzione della Villa dell’imperatore Tiberio
  2. La seconda ha avuto inizio grazie all’utilizzo di materiali “di seconda mano” (ovvero già utilizzati per costruire degli edifici più antichi)

So cosa vuoi sapere.

Funzione della torre nell’antichità

Per via della sua particolare posizione, probabilmente l’antica torre era un vero e proprio faro.

In epoca romana c’erano tante strutture simili sulle coste ed avevano un ruolo ben preciso.

Dovevano segnalare immediatamente tutte le possibili minacce in arrivo dal mare.

Sai chi li ha fatti costruire?

L’imperatore Tiberio.

Quest’ultimo si è servito più e più volte di questo sistema di osservazione per due motivi.

  1. Garantire la sicurezza delle città sulla costa
  2. Come sistema di comunicazione per essere aggiornato su degli eventi

Eventi? Che significa?

Devi sapere che durante l’ultimo periodo del suo governo, l’imperatore Tiberio si è ritirato nella sua villa a Capri, lontano dai pericoli e dalle minacce che a Roma diventavano sempre più frequenti.

Approfittando della sua assenza, il console Seiano vuole diventare imperatore a tutti i costi.

Con astuti piani ed inganni cerca di spodestare Tiberio, ma alla fine quest’ultimo riesce a scoprirlo e fa condannare a morte il console.

Tutto questo avviene mentre il legittimo imperatore si trova a Capri.

E come ha fatto a conoscere gli sviluppi della situazione?

Raggiungeva regolarmente il punto più alto dell’isola e guardava in direzione della torre che aveva fatto costruire a Sperlonga, attendendo determinati segnali che lo mantenevano aggiornato sugli eventi in corso.

In pratica, in tempi romani, Torre Truglia era sia un avamposto difensivo che una “torre di comunicazione”.

Torre Truglia nel Medioevo

Dopo Tiberio qual è stato il ruolo della torre?

La struttura ha subito importanti trasformazioni.

Nel 14° secolo è diventata una roccaforte.

Tutto merito di Carduccio Gattola, il castellano di Sperlonga di quel periodo che ha fatto costruire la moderna struttura che ora vedi con i tuoi occhi.

Torre truglia veduta frontale dal mare

Devi sapere che la città in quel periodo rappresenta un punto strategico nei conflitti e giochi di potere del basso Lazio.

Vuoi un esempio?

Ladislao d’Angiò Durazzo (nipote di Giovanna I, la regina di Napoli) nel 1400 ha sconfitto Onorato Caetani, il conte della vicina città di Fondi.

E questo cosa c’entra con Sperlonga?

Si tratta di un evento molto importante, perché la città di Sperlonga si trova esattamente a metà strada tra il territorio di Gaeta e quello di Fondi.

Il fatto che ci fosse una torre militare così imponente è un dato da non sottovalutare.

Probabilmente, a causa dei vari conflitti che Torre Truglia è stata trasformata da semplice punto d’osservazione a fortezza difensiva.

Se le torri solitamente sono rotonde, perché questa è quadrata?

Il motivo è molto semplice ed ora te lo spiego.

Se guardi attentamente, noterai che alla base della struttura ci sono 4 contrafforti che sprofondano sul promontorio sottostante.

Torre Truglia contrafforti

Contrafforti? A che servono?

Nel corso dei secoli (soprattutto durante i conflitti) sono stati fondamentali, ed ecco il motivo.

Grazie a loro, i nemici che volevano prendere il controllo del bastione servendosi delle scale non potevano farlo.

E perché no?

Perché le scale d’assalto – per poter funzionare- devono appoggiarsi su una parete verticale.

I contrafforti di Torre Truglia invece sono obliqui.

I>n questo modo i soldati all’interno della fortezza avevano un notevole vantaggio strategico sui nemici.

Ma c’è dell’altro.

I contrafforti si erigono su un punto più basso rispetto al piano d’appoggio della torre.

Particolare livello suolo contrafforti Torre Truglia Sperlonga

E perché?

Pensaci su un momento.

Grazie a questa accortezza, i nemici non potevano girare attorno alla torre per aiutare gli altri ad assaltare la torre perché erano bloccati.

Adesso guarda nella parte più alta della torre.

Particolare struttura superiore Torre Truglia Sperlonga

Hai notato quella piccola “sporgenza” sulla parte più alta, vero?

Quello è l’ultimo punto di difesa.

Quando le cose si mettevano male, i difensori potevano rifugiarsi qui sopra e cercare di resistere fino all’ultimo.

La presenza di particolari contrafforti e di questa piccola struttura nella parte più alta sono 2 importanti testimonianze del ruolo militare di Torre Truglia.

Non era una torre come tutte le altre, altrimenti quando avrebbe terminato il suo compito, sarebbe stata abbandonata.

Ma non è andata così.

La distruzione di Torre Truglia

Nel 16° secolo arriva la minaccia dei Turchi.

Cosa c’entrano i Turchi con Sperlonga?

In quel periodo questa popolazione aveva cominciato diverse campagne militari contro gli stati vicini con un solo obiettivo.

Unire tutti gli stati islamici sotto un’unica bandiera.

E perché sono sbarcati sulla penisola italiana?

Per via di Venezia.

Il loro obiettivo era anche annientare questa città.

E perché?

In questo modo i Turchi sarebbero diventati i padroni incontrastati del Mediterraneo.

Era necessario che l’Italia difendesse tutta la costa orientale (quella più vicina alla Turchia).

E le armi erano cambiate.

Ora gli assalti non si effettuavano più con scale e spade, ora ci sono le armi da fuoco.

Se la particolare struttura della torre in passato gli aveva permesso di sopravvivere, adesso era il suo più grande punto debole.

Perché?

Perché ora qualsiasi genere di proiettile poteva colpirla per via delle sue grandi dimensioni.

È necessario effettuare delle modifiche.

Così gli spagnoli (in quel periodo dominavano gran parte della parte bassa della penisola italiana) hanno dato vita ad un imponente sistema di difesa che attraversa tutta la costa.

In poco tempo tutta la penisola è stata riempita da lunghe catene di torri.

E la posizione di ciascuna è stata studiata con attenzione.

In questo modo potevano segnalare l’arrivo dei nemici alle città vicine e permettere all’esercito locale di potersi difendere.

Nel 1532 la torre è stata potenziata.

Nel 1534, però, il corsaro ottomano Khair Ad-dìn (detto Barbarossa) è approdato a a Fondi per rapire Giulia Gonzaga.

Da lì ha assaltato anche le città limitrofe, giungendo a Sperlonga e distruggendo la torre.

Ma non è ancora finita.

Gli ultimi anni di Torre Truglia

Torre Truglia viene ricostruita nel 1611.

Il 4 luglio 1623, però, ci pensano nuovamente i Turchi a distruggerla ed a saccheggiare ed uccidere gli abitanti della città.

Poco più di un secolo dopo, nel ‘700, ci sono importanti sviluppi.

Torre Truglia viene “riparata” e diventa un importante punto di vedetta su tutta la zona circostante.

Talvolta è stata ancora utilizzata come avamposto militare.

Quando è successo?

Nel 1862, dopo l’Unità di Italia un reggimento dell’esercito era di guardia a Sperlonga e si è servito della torre per presidiare la città e per imprigionare i nemici.

Per concludere, tra il 1870 ed il 1969 Torre Truglia è diventata una base operativa dalla Guardia di Finanza.

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